Crediti Formativi ECTS

Premessa
La riforma universitaria in atto pone l’accento sulla opportunità di organizzare il piano di studi per moduli compatti che permettano da un lato una maggiore chiarezza di percorso formativo e dall’altro la possibilità di assegnare a ciascun modulo un numero congruo di crediti (CFU) che serviranno fra l’altro ad agevolare gli scambi con i partners esteri all’interno del programma Socrates (ECTS).

Senza pertanto mettere in atto un vero e proprio cambiamento di contenuti didattici e formativi (cosa questa che attiene alla riforma universitaria globale), si è pensato di fare un primo passo verso una migliore articolazione degli insegnamenti che per ora fanno ancora parte del nostro piano di studio.

I crediti formativi (CFU) e gli ECTS
Il concetto del credito didattico, così come lo intende la Riforma, trae origine dalla lunga sperimentazione del Sistema Europeo di Trasferimento di Crediti (ECTS) nell’ambito del Programma ERASMUS. Oltre all’uso del credito didattico, le caratteristiche principali di ECTS (European Credit Transfer System) sono:

  • trasparenza del programma di studio (transcript)
  • garanzia del riconoscimento (learning agreement)
  • completezza e tempestività dell’informazione (Information package)

In conformità con ECTS, la Riforma definisce il credito formativo universitario (CFU) come l’unità di misura dell’impegno globale richiesto allo studente.

 

http://www.unifi.it/statuto/crediti/approfondimenti.html

 

Il Decreto 509 precisa al punto 1. l) dell’Art. 1 che si intende “per credito formativo universitario, la misura del volume di lavoro di apprendimento, compreso lo studio individuale, richiesto allo studente … per l’acquisizione di conoscenze ed abilità …”. I crediti formativi universitari rappresentano quindi la quantità di lavoro di apprendimento, compreso lo studio individuale, richiesto nelle attività formative previste dagli ordinamenti didattici dei corsi di studio ad uno studente in possesso di adeguata preparazione iniziale.

Ad un credito corrispondono 25 ore di lavoro per studente (dove per “ora” si intende “ora accademica di 45’). I crediti corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il superamento dell’esame o di altra forma di verifica del profitto e il riconoscimento totale o parziale dei crediti acquisiti da uno studente ai fini della prosecuzione degli studi compete alla struttura didattica che accoglie lo studente. Le università possono riconoscere come crediti formativi universitari, secondo criteri predeterminati, le competenze e abilità professionali certificate ai sensi della normativa vigente in materia, nonché altre competenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l’università abbia concorso.

Il credito non è pertanto una nuovo modo di misurare le ore di insegnamento, né qualifica il livello o l’importanza di una materia di studio né i suoi contenuti.

La grandezza del carico globale di lavoro, svolto annualmente dallo studente e misurabile in ore di apprendimento, è convenzionalmente rappresentato, in ECTS e nel sistema dei CFU, in 60 crediti annui.

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